Ferrara, minacce di morte ad attivista lega. Fabbri (ln): “c’è clima da emergenza democratica”

FERRARA, 9 FEB - “Lodi a morte”. E’ la scritta (foto allegata) comparsa questa mattina sulla porta a vetri di accesso all’abitazione di Nicola Lodi, responsabile sicurezza della Lega di Ferrara, noto per le sue battaglie contro le occupazioni, per lo sgombero del Palaspecchi, e contro il degrado. Dei fatti è stata informata la Digos, giunta stamane sul posto. Lodi ha sporto denuncia contro ignoti.

“Un gesto vile e deplorevole che dice di un clima da emergenza democratica e rimanda a un’epoca che avremmo voluto dimenticare”, dice il capogruppo leghista in Regione e segretario della Lega Nord Ferrara Alan Fabbri, manifestando la sua “solidarietà e vicinanza” a Lodi. “Certo non aiuta - dice Fabbri - il clima che il Pd ha innescato. Un Pd che non sa accettare critiche, preferisce le querele alle risposte e non manca occasione per squalificare la dialettica politica gettandola sul personale. Non aiuta neanche la condotta di personaggi legati ad associazioni come Viale K che, invece di rispondere agli obiettivi che si sono dati, preferiscono fare politica, mostrandosi per quello che sono: nei fatti, organi di partito”.

“Le minacce e i tentativi di intimidazione non fermeranno le nostre battaglie ma, al contrario, ci danno nuova forza per essere sempre più incisivi nelle nostre denunce”. “Dal Pd - che non perde occasione per fare vittimismo e gridare 'al lupo al lupo' al primo ‘bau’ - ci aspettiamo una condanna unanime di quanto accaduto e la solidarietà senza ‘se’ e senza ‘ma’ a Nicola”.


 

 

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